Quest'anno è uno di quegli anni fortunati in cui i ponti di primavera si susseguono con quell'armonia perfetta che lavorare sembra quasi un interessante diversivo.
Ovviamente io, con le vacanze = pensiero fisso ricorrente, avevo già progettato viaggi, gite, ect. ect. da mesi. Il nostro frigor da agosto ospitava un post-it formato gigante con il calendario dei giorni di festa.
Ma Lui no, quest'anno non ne voleva sentire di fare piani troppo a lungo termine. Voleva godersela e vivere la giornata perchè era troppo preso dal lavoro...e poi lo stress ha rapito (e divorato) anche me cosi che volente o nolente ho lasciato un po' perdere le mie escursioni virtuali su Google Maps!
Però ci eravamo detti, stiamo tranquilli Pasqua a casa, 25 aprile e 2 giungo pure ma ci facciamo i quattro giorni del ponte del 1° maggio. Avevo ridimensionato i miei sogni (immaginavo una settimana tra Vienna e Budapest con collegamento in bici) ma felicissima comunque perchè avrei passato qualche giorno con Lui in una capitale europea (Parigi e Copenhagen le più gettonate) gironzolando con guida e bicicletta in un'atmosfera che a pensarla mi ricorda molto il nostro primo incontro a Dublino.
Ma Lui placido una mattina a colazione (saranno stati i primi del mese) mi dice: allora possiamo prenotare per il ponte perchè io ho preso un impegno di lavoro per il 3 e il 4 maggio.
Tuoni, fulmini, urla e improperi sono stati i protagonisti della parte restante della nostra colazione. Perchè Lui è troppo impegnato per ascoltare e ricordarsi che il ponte che avevamo scelto era 1,2,3,4 maggio e non 1,2,3,4 giugno!
Passata l'incazzatura mi sono dovuta ricredere, perchè non esserci organizzati ci ha permesso di accettare un invito da amici in Engadina, a Silvaplana.
Ero già stata in quelle zone nell'estate del 2006, con amici svizzeri dell'Università, ne avevo un bel ricordo e questi tre giorni appena trascorsi tra St. Moritz, Celerina e Samedan hanno confermato il piacere del soggiorno nel Canton Grigioni