Faccio parte di quella fetta di donne, che ho scoperto essere non tanto piccola, che hanno avuto un'adolescenza felice e senza acne, per poi dover avere a che fare con la "belva" dopo i 20 anni.
Alla veneranda età di 21 anni, al rientro da una vacanza a Formentera, oltre al bagaglio mi sono portata a casa anche l'acne.
In pochi giorni sono sorte pustole e chiazze rosse, sono andata letteralmente fuori di testa.
In pochi giorni sono sorte pustole e chiazze rosse, sono andata letteralmente fuori di testa.
A detta del mio dermatologo sono esagerata, ma so che mi potete capire. Tra la pelle di un culetto di un neonato e un safari di montagne di pus c'è una differenza abissale.
Da qui ha inizio una lunga storia fatta di alti e bassi, di creme e cremine che negli anni ho capito non essere miracolose. E di test allergologici, antibiotici, passando per gel "aspirabrufoli" da conservare in frigor, nicotinamide, e infine la pillola, a mio avviso unica vera soluzione.
Ho iniziato a dover usare anche nuovi prodotti per il make up, non solo di qualità ottima ma proprio nuovi per me: correttore, fondotinta, opacizzante erano tutti per me, fino a quel momento, simpatici ignoti. E se lo fossero rimasti ci avrei guadagnato sicuramente.
Ho iniziato a dover usare anche nuovi prodotti per il make up, non solo di qualità ottima ma proprio nuovi per me: correttore, fondotinta, opacizzante erano tutti per me, fino a quel momento, simpatici ignoti. E se lo fossero rimasti ci avrei guadagnato sicuramente.
Ho dovuto fare i conti con una nuova me, che a volte aveva schifo a guardarsi allo specchio. Che a volte non voleva uscire di casa.
L'acne, personalmente, mi ha dato non pochi problemi: ho smesso per un periodo di fare l'hostess, ho smesso di stare al sole e al mare con tutta la tranquillità di una ragazza amante della vela e dell'acqua. Ho smesso, per un po', di piacermi. Forse è normale, forse è una fase. Non era venuta prima, e prima o poi sarebbe dovuta arrivare.
L'acne, personalmente, mi ha dato non pochi problemi: ho smesso per un periodo di fare l'hostess, ho smesso di stare al sole e al mare con tutta la tranquillità di una ragazza amante della vela e dell'acqua. Ho smesso, per un po', di piacermi. Forse è normale, forse è una fase. Non era venuta prima, e prima o poi sarebbe dovuta arrivare.
Presa coscienza che l'acne viene e se ne va quando meglio crede, puoi solo "domarla" come dice il mio dermatologo, mi sono data da fare per ternela il più possibile sotto controllo.
Innanzitutto è essenziale non toccarsi, scoppiarsi e tenere assolutamente pulita la pelle al mattino con un tonico detergente e la sera pure o per svogliate come me almeno con delle salviette struccanti. Io uso quelle della marca Uriage. Per la mia pelle sensibile sono ideali, non seccano nè arrosiscono.
All'inizio mi affidavo solo a quello che mi veniva prescritto dal medico. Poi ho iniziato a consocere i prodotti e ha scegliere in autonomia.
Per qualche anno ho usato le creme da giorno della Roche Posay della linea Effaclar. Poi sono passata ad Avene, linea Cleneance, e ne sono rimasta altrettanto entusiasta.
Qualche giorno fa ho deciso di cambiare nuovamente e sono approdata a questo "elisir giapponese" Juki No Shingyu, non particolarmente economico ma in una confezione da 100 ml che quindi durerà praticamente per 5/6 mesi.
È un'emulsioni fluida, morbida e finissima; quindi idrata ma non unge. Assorbe molto rapidamente e ha estratti di olio di avocado con un potere "riepitelizzante e restitutivo" (cito dalla descrizione del foglietto illustrativo) ovvero favorisce la cicatrizzazione promuovendo la formazione di nuovi strati di cellule.
Per ora sono molto soddisfatta. Mi sa che andando a caso e facedomi ispirare dall'istinto ho fatto una buona scelta.
Per il momento sono "salva" perchè la pillola sta ancora facendo il suo effetto. Tutto il resto serve e prepararmi per quando un giorno smetterò di prenderla e forse dovrò nuovamente fare i conti con la riattivazione dell'acne. O forse, mi auguro, si sarà stufata di me e della mia pellaccia.
Non
mi sono mai troppo fidata delle pulizie del viso in centri estetici e
di peeling e laser anche presso centri medici. In entrambe i casi non
ero troppo sicura del risulato.
Solo prima del matrimonio ho fatto dei trattamenti specifici acne allo Spazio Ikos di Milano e devo ammettere che mi son sentita in mani sicure.
Solo prima del matrimonio ho fatto dei trattamenti specifici acne allo Spazio Ikos di Milano e devo ammettere che mi son sentita in mani sicure.
Comunque il dermatologo dice che una dieta preventiva specifica con integratori a partire da sei mesi prima di smettere la pillola potrà funzionare. Vedremo, avete esperienze?
Inutile a dirsi che, tra terapie e visite, me ne facevo altre due di vacanze a Formentera. Maledetta acne!
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